The Falcon and the Winter Soldier – recensione
Ieri sera ho visto l’ultima puntata di The Falcon and the Winter Soldier e la serie non mi è piaciuta.
Sintesi della trama: una banda di terroristi omicidi “potenziati” cioè ultra forti contro i due super eroi del titolo più il nuovo Capitan America con una faccia un po’ da ebete ma, dovendo incarnare l’ideale americano, in effetti ci sta.
Per metà del tempo i due protagonisti imbastiscono conversazioni da seduta psicoanalitica: la famiglia di The Falcon ha anche problemi economici e i cattivi bianchi delle banca vogliono portare via loro la casa. D’altronde si sa, un super eroe che lavora per il governo e ha salvato due terzi degli abitanti del pianeta insieme ai colleghi porterà a casa forse 1.000 dollari al mese, magari lavora a progetto, mica gli escono i soldi dalle tasche.
I terroristi combattono per una buona causa tanto è vero che The Falcon stravede per la loro capa e non le vuole fare del male, intanto che lei lo prende a putrelle in faccia. Stessa cosa per The Winter Soldier: anche lui affronta i cattivi – ma lo sono davvero? – rigorosamente a mani nude e le prende in continuazione nonostante il braccio bionico.