Un caso di sincronicità
Sincronicità è un termine introdotto da Carl Jung nel 1950 per descrivere la contemporaneità di due eventi connessi in maniera acausale. Coincidenza di due o più eventi atemporali, quindi non sincroni, legati da un rapporto di analogo contenuto significativo.
(Tratto da Wikipedia: http://it.wikipedia.org/wiki/Sincronicit%C3%A0)
Due anni fa, esattamente il giorno 26 giugno 2010 (grazie alle foto digitali che memorizzano, tra le altre, le informazioni sulla data in cui sono state scattate!) ero in vacanza ed ho effettuato un lungo itinerario in Valparola, partendo dall’omonimo rifugio e ritornandovi dopo avere percorso un anello intorno al Monte Settsass.
E’ stata un’escursione molto impegnativa quantomeno come durata, avendo richiesto circa sette ore.
E’ pur vero che non amiamo correre, durante le escursioni: ci prendiamo sempre il nostro tempo per ammirare il panorama, scattare fotografie, semplicemente … respirare: ma la distanza percorsa è stata davvero notevole.
Nella fase finale del giro, siamo approdati in prossimità della vetta del Monte Castello, su cui spiccavano delle croci in legno a ricordo dei caduti della I Guerra Mondiale. Croci apposte dopo la fine della guerra, con ogni probabilità.
L’atmosfera era piuttosto particolare: il cielo denso di nuvole grigie, un vento sferzante, nessun altro essere umano.