Il Blog di Paolo Della Bianca

L’itinerario Passo Falzarego – Cima Gallina

[Nota: questo scritto e le relative foto risalgono ad alcuni anni fa. Le foto furono scattate con una reflex 35mm e sottoposte a scansione.]

L’itinerario in questione si svolge in Veneto, nelle Dolomiti Bellunesi.

Il punto di partenza è al Passo Falzarego (mt. 2105 slm), raggiungibile da Arabba – Livinallongo in una mezz’ora buona percorrendo la S.S. 48 delle Dolomiti o da Cortina d’Ampezzo in un tempo all’incirca uguale.

Lasciamo la macchina al parcheggio di fronte alla funivia – più presto si arriva la mattina e più facile risulterà trovare un posto … – e godiamoci innanzitutto la splendida vista sul massiccio del Lagazuoi:

Itinerario Passo Falzarego - Cima Gallina - 1

Questa foto è stata scattata da un po’ più in alto ma è possibile intravedere l’Albergo Falzarego, la stazione di partenza della funivia (e gli immancabili negozi di souvenir) in basso a sinistra, nonché quella di arrivo sul Piccolo Lagazuoi ad un’altitudine di mt. 2778. Le ho indicate entrambe con delle frecce per facilitarne l’individuazione. Il Piccolo Lagazuoi costituisce il punto di partenza per numerose escursioni di straordinario interesse dal punto di vista paesaggistico nonché storico (Cima Falzarego, Cima Bois, Castelletto, Tofane). Nella foto sono ben visibili i 3 coni di mina, cioè le frane di detriti causate dall’esplosione delle mine italiane e austriache del 1917.

Dopo avere calzato gli scarponi ed avere preso il nostro zaino con il materiale indispensabile per una qualsiasi escursione a queste quote (maglione, giacca impermeabile, borraccia, generi di conforto e – ovviamente – macchina fotografica!) lasciamo la stazione della funivia alle nostre spalle, superiamo un piccolo avallamento e imbocchiamo un sentierino scavato nell’erba. E’ da tenere presente che l’itinerario fino a Cima Gallina (contrassegnato dal n. 441) non è in realtà indicato da cartelli, ma è pressoché impossibile sbagliare se si tiene la destra e non si imbocca il bivio che piega a sinistra e porta alla Forcella e poi al monte Nuvolau.

La salita non è molto impegnativa e il sentiero è sempre comodo, per cui la passeggiata è davvero alla portata di tutti: complessivamente, non dovrebbe richiedere più di 90′ per arrivare in cima.

Dopo circa 20-30′ a seconda del passo, guardiamo alla nostra destra e noteremo una piccola caverna visitabile scavata dai soldati italiani nella roccia. Appena al di fuori, sono ancora evidenti i detriti dello scavo e se raccogliamo qualche pezzo, ci renderemo conto di quali fatiche sia costata l’operazione …

Non dimentichiamo comunque di voltarci frequentemente, man mano che saliamo, perché il Lagazuoi rappresenta sempre una vista emozionante nonché un bersaglio assolutamente invitante per la nostra macchina fotografica. Non ci resta che sperare in un po’ di fortuna affinché possiamo immortalarlo privo di nuvole, come nella foto qui sopra …

Sempre sulla nostra destra, godiamo anche della vista del Sasso di Stria sotto una prospettiva decisamente particolare, molto più affascinante di quella che si ha percorrendo la strada della Valparola:

Itinerario Passo Falzarego - Cime Gallina - 2
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Ghost Hunters

Sin da molto giovane, mi sono interessato ad alcuni temi “alternativi” tra i quali l’ufologia.
Comprai il primo libro sull’argomento, lo storico “Gli extraterrestri torneranno” scritto dallo studioso svizzero Erich Von Daniken, considerato a pieno diritto il precursore della paleoastronomia (come viene chiamata attualmente), e poi via via molti altri fino a comporre una discreta biblioteca sull’argomento.

In anni più recenti ho iniziato ad interessarmi anche al tema del ghost hunting, o “caccia ai fantasmi”, in pratica la ricerca di entità disincarnate nei luoghi cosiddetti infestati, tramite strumenti scientifici quali videocamere a infrarossi e termiche, rilevatori di EMF (frequenze elettromagnetiche), registratori audio ecc.

Desidero precisare, a scanso di equivoci, che non sono un credulone e che sono perfettmente consapevole della presenza, in circolazione, di un gran numero di cialtroni, mistificatori e veri e propri malfattori che, travestiti da medium, fanno leva sull’ingenuità (e talvolta purtroppo sulla disperazione) altrui per arricchirsi.

Nello stesso tempo sono certo dell’esistenza di alcuni di fenomeni paranormali la cui spiegazione resta indefinita, al di là delle ipotesi, e per negare i quali occorre ricorrere (aggrapparsi) al più bieco ed ottuso scientismo.

In anni recenti, i temi alternativi hanno guadagnato una notevole esposizione sui mezzi di comunicazione di massa: questo ha determinato un’ampia divulgazione di fenomeni ed aspetti precedentemente poco noti, consentendo l’accesso ad informazioni prima reperibili solo su libri più o meno datati e talvolta difficilmente trovabili.

In Italia, se ne sono occupate trasmissioni televisive quali “Voyager” e “Mistero”, non sempre con il dovuto approfondimento, spesso comprimendoli nei ritmi televisivi attuali sincopati ai limiti dell’irritante, o affidandoli a personaggi poco adatti (ad essere generosi) e per nulla competenti.

Una serie TV ben fatta, proprio perché mirata allo scopo, senza fronzoli né presentatori alieni (gioco di parole voluto!) agli argomenti trattati, è “Ghost Hunters” che mostra le investigazioni di un team americano, la TAPS acronimo di: The Atlantic Paranormal Society. Idraulici giorno e cacciatori di fantasmi di notte, Jason Hawes e Grant Wilson (membri fondatori) affiancati da una squadra di ricercatori e tecnici esplorano stazioni in disuso, alberghi abbandonati, prigioni di vecchia data ricercando segnali di infestazione da parte di presenze residuali o addirittura senzienti (essendo queste ultime quelle in grado di interagire con loro, tramite segnali prodotti a richiesta ad esempio).

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P 2 P: una presa di posizione fuori luogo … e fuori tempo

Leggo sul sito Billboard in questa pagina:

Elton John, Pete Townshend, Simon Cowell, Others Call on British Prime Minister, Google to Act Against Music Piracy

Elton John, Robert Plant, Pete Townshend and Simon Cowell were among 11 prominent music figures who signed a  letter addressed to British Prime Minister David Cameron asking Google and other search engines, Internet service providers, and online advertisers to “play their part in protecting consumers and creators from illegal sites.”

The letter also calls for the implementation of the the Digital Economy Act 2010, antipiracy legislation passed in 2010.

Recent court orders attempting to crck down on illegal file-sharing have had little effect thus far.

The text of the letter, printed in Britain’s Telegraph, follows. At press time Google had not commented on the letter.

SIR – As the world’s focus turns to Britain, there is an opportunity to stimulate growth in sectors where Britain has a competitive edge. Our creative industries represent one such sector, which creates jobs at twice the speed of the rest of the economy.

Britain’s share of the global music market is higher than ever with British artists, led by Adele, breaking through to global stardom. As a digitally advanced nation whose language is spoken around the world, Britain is well-positioned to increase its exports in the digital age. Competition in the creative sector is in talent and innovation, not labour costs or raw materials.

We can only realise this potential if we have a strong domestic copyright framework, so that British creative industries can earn a fair return on their huge investments creating original content. Illegal activity online must be pushed to the margins. This will benefit consumers, giving confidence they are buying safely online from legal websites.

The simplest way to ensure this would be to implement the long-overdue measures in the Digital Economy Act 2010; and to ensure broadband providers, search engines and online advertisers play their part in protecting consumers and creators from illegal sites.

We are proud of our cultural heritage and believe that we, and our sector, can play a much bigger role in supporting British growth. To continue to create world beating creative content, we need a little bit of help from our friends.

Simon Cowell
Roger Daltrey
Professor Green
Sir Elton John
Lord Lloyd-Webber
Dr Brian May
Robert Plant
Roger Taylor
Tinie Tempah
Pete Townshend

Vediamo un po’ da dove cominciare a commentare questa presa di posizione.

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Chi sono

Paolo Della Bianca

Sono nato a Milano nel 1965, vivo a Vigevano (PV), sono web designer freelance e ho creato questo blog per scrivere ... di tutto un po'.

Eviterò solo la politica perché, data la situazione, è impossibile discuterne senza scadere nella polemica e magari nell'insulto ...

Se vorrete, potrete inviare i vostri commenti che saranno pubblicati, sempre che non siano offensivi e/o volgari.

Grazie dell'attenzione!

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