Il Blog di Paolo Della Bianca

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Gerry Rafferty: Baker Street

Windin’ your way down on Baker Street
Light in your head and dead on your feet
Well another crazy day
You’ll drink the night away
And forget about everything

(Gerry Rafferty – “Baker Street”, 1978)

“Baker Street” è sicuramente il brano più noto del bravissimo ed altrettanto sfortunato cantante ed autore scozzese Gerry Rafferty, morto nel 2011 a soli 64 anni di età per problemi legati all’alcolismo.
Anche se il titolo può non dire nulla ai più giovani, il riff di sassofono che caratterizza questo pezzo è inconfondibile al punto da costituire uno dei capisaldi della musica pop dei tardi anni ’70.

La canzone è intitolata alla via londinese, nota anche e soprattutto per essere la residenza letteraria di Sherlock Holmes, il celeberrimo detective nato dalla penna di Sir Arthur Conan Doyle: Rafferty visse nelle immediate vicinanze per qualche tempo dopo lo scioglimento del gruppo Stealers Wheel di cui faceva parte, con conseguenti problemi legali che gli impedirono di incidere dischi per qualcosa come tre anni, quindi in un periodo particolarmente difficile.

Il primo album edito dopo quel periodo fu “City to City” nel 1978 e costituì un grande successo, il più grande di Rafferty la cui carriera non conobbe poi apici paragonabili anche – forse, soprattutto – a causa di seri problemi di alcolismo che lo perseguitarono fino alla morte.

Nel video di “Baker Street”, girato in studio, si intravede qualche sprazzo della via tra cui quello iniziale che sono andato a cercare, prima su Google Street View e poi da vivo, scattando la foto pubblicata più sotto.

Per una serie di motivi dolci/amari, direi che questa strada è quella che amo di più di quelle londinesi e oltre alla musica mi mi porta a ricordare altri versi della canzone, anch’essi a carattere purtroppo autobiografico per Rafferty:

He’s got this dream about buyin’ some land
He’s gonna give up the booze and the one night stands
And then he’ll settle down there’s a quiet little town
And forget about everything

Biografia di Gerry Rafferty su Wikipedia: http://en.wikipedia.org/wiki/Gerry_Rafferty
“Baker Street” su YouTube: https://www.youtube.com/watch?v=Fo6aKnRnBxM

Baker Street (1978 e 2014)

Ipcress

Anche noto con il titolo “The Ipcress File“, fu il film poliziesco che consacrò un giovane Michael Caine come attore di talento nella parte di un agente segreto efficiente ma ben lungi dall’eroismo di stampo hollywoodiano imposto a tanti altri personaggi in film simili.

Personaggi, situazioni ed atmosfere tipicamente britanniche e, in particolare, londinesi tra cui una sequenza girata sulla scalinata dalla Royal Albert Hall, ripresa in parte dall’interno di una cabina telefonica.
Se mai è esistita (se cioè non era stata posizionata dalla produzione per ragioni sceniche), la cabina non c’è più, in compenso sono comparsi alcuni alberi a fare da cornice alla scalinata stessa.

Un film da vedere e rivedere anche proprio per godersi gli scenari di una Londra che, almeno in parte, non c’è più o quantomeno non è più così strettamente … londinese.

“Ipcress” su IMDB: http://www.imdb.com/title/tt0059319/?ref_=fn_al_tt_1

"The Ipcress File" (1965 e 2011)

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Il micio di Rosslyn Chapel

In occasione di uno dei nostri frequenti viaggi in Scozia, non poteva mancare una puntata a Rosslyn Chapel, luogo reso noto dal libro (e relativo film) “Il Codice Da Vinci” di Dan Brown.

A proposito di Leonardo, apro una parentesi per affermare che trovo irritante l’americanata di usare Da Vinci come se fosse il cognome.
Leonardo è stato un genio “italiano” – geograficamente parlando – ed è già di per sé spiacevole che per apprendere qualcosa sulla sua vita e sulle sue opere si debba fare quasi esclusivo affidamento a produzioni televisive a stelle e strisce: che si arrivi a sbagliare grossolanamente il suo nome, assimilandone l’espressione errata adottata dagli ignoranti d’oltre oceano, è quasi ributtante.

Chiusa la polemica (o magari solo rinviata ad altro articolo), proseguo specificando che non è mia intenzione tediare il gentile lettore con la storia del luogo: queste informazioni possono essere facilmente reperite nel sito ufficiale (http://www.rosslynchapel.org.uk/) o su Wikipedia (http://en.wikipedia.org/wiki/Rosslyn_Chapel).

Il viaggio da Edimburgo a Roslin, situata nella regione del Midlothian, dura una mezz’ora abbondante di autobus e il viaggio è gradevole.
D’altronde a Edimburgo e dintorni – regione in cui si è snodata la maggior parte dei nostri itinerari – gli autobus sono comodi, gli autisti salutano chi sale e chi scende, non si può neppure sognare di viaggiare se non si ha il biglietto: non esattamente la stessa situazione di città come Milano, in cui i mezzi somigliano più a carri bestiame sui quali il pagamento del biglietto è prerogativa di pochi.

La visita alla Rosslyn Chapel è affascinante: ce la si aspetterebbe più grande, probabilmente, ma la complessità della struttura interna con i suoi simboli misteriosi – ed inattesi – ripaga il prezzo del biglietto di ingresso.

Scattare foto all’interno è espressamente proibito, anche senza flash, ed è per questo motivo che mi manca una testimonianza fotografica del curioso incontro avuto con uno dei personaggi della Chapel: un bellissimo gatto che si aggirava tranquillo ed indisturbato tra i turisti.

Essendosi il micio avvicinato a dove mi trovavo, mi sono azzardato con molto prudenza ad allungare la mano e tentare un approccio amichevole: mi aspettavo che avrebbe schivato l’approccio annoiato, forse infastidito, invece dimostrò di gradire l’idea inarcando la schiena, come fanno i gatti quando assaporano la prospettiva delle carezze. Prontamente fornite in quantità, va da sé!

Dopo un’adeguata razione di coccole e complimenti, il felino decise di spostarsi altrove scivolando tra le panche dove erano seduti numerosi turisti a guardari intorno ed ascoltare le spiegazioni della guida.
Scelta una signora, non certamente a caso come può immaginare chiunque conosca i gatti, le saltò in grembo e dopo alcune carezze … iniziò a dormire serenamente acciambellato!

Tornato in Italia ho effettuato ricerche su Google ed ho trovato altri racconti di incontro con questo simpatico ed insolito gatto, incluse alcune foto (provare per credere).

Sicuramente tornerò in Scozia, probabilmente presto o tardi farò un altro giro a Rosslyn Chapel: confido di trovare ancora il micio.

A ciascuno la scelta di immaginarselo come custode a quattro zampe di incredibili misteri e segreti del luogo, o semplicemente come creatura docile e amichevole: in entrambi i casi, per quanto mi riguarda, il suo fascino è comunque straordinario.

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Chi sono
Paolo Della Bianca

Sono nato a Milano nel 1965, vivo a Vigevano (PV), sono web designer freelance e ho creato questo blog per scrivere ... di tutto un po'.

Eviterò solo la politica perché, data la situazione, è impossibile discuterne senza scadere nella polemica e magari nell'insulto ...

Se vorrete, potrete inviare i vostri commenti che saranno pubblicati, sempre che non siano offensivi e/o volgari.

Grazie dell'attenzione!

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